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sabato 19 gennaio 2013

Quilting e matematica

Come scritto nel post precedente, il cucito è per noi occasione di chiacchiere e di divertimento, e anche di logica matematica.
Già ci era capitato in passato, quando ci siamo divertite a contare i punti della nostra coperta "Il giardino della nonna".
Oggi il quesito è stato un altro.



Paola ci ha portato i campioni della quiltatura con la sua nuova macchina sashiko (guardate che meraviglia); io ero proprio curiosa di capire come fosse possibile che una macchina da cucire ricreasse l'effetto della quiltatura a mano.
Ad Erminia, non sappiamo bene perché, è uscita questa affermazione: "così si risparmia del filo!"
Allora è partito il calcolo per verificare se questa affermazione fosse o meno vera.
Non l'ho fotografato ma il retro della stoffa quiltata è percorso da un filo continuo, come nelle cuciture "normali" e se guardate attentamente e da vicino vedrete che il punto superiore è composto dal filo doppio.
Quindi il consumo totale di filo è: quello nascosto come quello di una macchina da cucire normale e quello in evidenza uguale perché il filo doppio in realtà potrebbe essere disteso a "coprire" il vuoto apparente.
Infine, poiché anche in una macchina da cucire il filo usato è doppio, uno evidente e l'altro nel retro del lavoro siamo giunte alla conclusione che la sashiko consuma la stessa quantità di filo della macchina normale anche se a prima vista pare sia più "rispasrmiosa"
E ora ridete pure di queste nostre elucubrazioni matematiche così come abbiamo riso noi alla fine di tutto questo ... ragionamento.

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